All'interno della Cattedrale, nella navata di destra, sulla sinistra della scala che porta alla Cripta è ubicato un "interessante sepolcro ad arcosolio che, in origine, doveva essere interamente affrescato. La tomba (forse di un vescovo della stessa Otranto) presenta 3 croci dipinte di rosso, una per ciascun lato, tranne il lato breve corrispondente al posto dei piedi. L'arco presenta un motivo a zigzag a vivacii colori che rimanda ad un evangelario prodotto a San Vincenzo al Volturno decorato con analoghi motivi, ora visibile al British Museum di Londra (ms ADD.5463)
Questo significativo documento artistico va riferito alla fabbrica prenormanna, di cui costituisce, insieme con alcuni capitelli reimpiegati nella cripta, una preziosa testimonianza.
La tipologia, lo stile e le decorazioni appartengono all'arte occidentale e segnatamente al filone artistico beneventano, presentando chiare tangenze con manufatti rinvenuti nella Puglia settentrionale longobarda, quell'area cioè che fin dalla fine del VI secolo, tranne Bari e Siponto, faceva parte del ducato di Benevento.
La stessa Otranto ( metà VIII) era caduta in mano longobarda e ceduta in seguito dallo stesso Desiderio ai bizantini per motivi politici".
Fonte: M. Falla Castelfranchi