Dopo anni di importanti e accurati interventi di restauro, voluti da Mons. Donato Negro, a partire dal 1° luglio 2024, (orario dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20) riapre le porte sotto l'episcopato di Mons. Francesco Neri, il Museo Diocesano di Otranto.
Il rinnovato percorso, sui tre piani dell'edificio, espone alla fruibilità meravigliose opere di scultura, preziosi argenti, ricchi manufatti tessili, antichi volumi a stampa e suppellettile ecclesiastica di notevole pregio.
Tra le opere di maggior pregio, un monumentale fonte battesimale del XVI secolo, attribuito alla bottega del celebre scultore salentino Gabriele Riccardi, ornato da lastre a rilievo raffiguranti scene dell'Antico e Nuovo testamento; i frammenti di un mosaico pavimentale, ascrivibile al IV-V secolo, rinvenuto sotto il pavimento della cattedrale nel corso dei lavori di ristrutturazione; vari strumenti liturgici di grande valore e raffinata fattura.
Stele di Glyka
Di particolare interesse è "La stele di Glyka", preziosissima testimonianza del III secolo D.C. che attesta la presenza ebraica nella comunità otrantina ellenofona.
La stele presenta un'iscrizione epigrafica in doppia lingua, ebraica e greca, il cui testo e l'incisione di una menorah conferiscono alla stele un carattere sacro.
Nuovo slancio, dunque, per l’Arcidiocesi Idruntina che si apre alla comunità rendendo sempre più fruibili i suoi beni, rinnovando completamente il sito web, mettendo online altri due siti tematici (mosaicodiotranto.com, mabotranto.it, diocesiotranto.it) dotandosi di canali social sempre aggiornati (Facebook, Instagram, Youtube e WhatsApp). Un modo diretto ed efficace per comunicare ciò che accade nella diocesi, le iniziative nelle parrocchie, le attività promosse.